Settimi: “Credo molto nel made in Italy”
Intervista al Presidente di Plinoxotar Luigi Settimi
L’azienda con i suoi tre stabilimenti nel Lazio, nella sua storia ha raggiunto oltre 100 dipendenti, oltre 300 mila serbatoi di GPL prodotti. Plinoxotar è un’azienda di rilevanza primaria nel comparto a livello nazionale e internazionale.
Nata in Italia nel 1964, all’inizio si dedica alla produzione di apparecchi per riscaldamento e serbatoi per stoccaggio di carburanti, poi amplia il raggio di attività ad altre produzioni, sempre con attenzione agli sviluppi delle tematiche ambientaliste ed energetiche. Pian piano si orienta al comparto dei serbatoi in acciaio inossidabile per il trasporto di alimentari, merci pericolose ed inchiostri e nel comparto del Gpl, consolidandosi come uno dei maggiori produttori di serbatoi ed accessori. Oggi è specializzata nella progettazione e realizzazione di attrezzature a pressione per lo stoccaggio e il trasporto di ogni tipologia di gas, realizzate in accordo con gli standard europei ed internazionali Tutto questo ha reso l’azienda un punto di riferimento in Italia e all’estero. “Credo molto nel made in Italy e nell’obiettivo di lasciare in Italia il lavoro metalmeccanico – spiega il presidente Luigi Settimi, – che all’età di quasi 79 anni si reca ogni mattina al lavoro alle 7.30 e conosce tutti i suoi dipendenti come un buon padre di famiglia – ; da noi lavorano operai da 35 anni, e da sempre sono attento agli sviluppi tecnologici del mercato; la mia visione imprenditoriale mi ha consentito di rendere la Plinoxotar all’avanguardia e pronta ad accogliere le richieste provenienti da vari mercati”.
I serbatoi dell’azienda laziale vanno a finire nelle industrie e nelle case. Sia nell’industria sia nell’agricoltura, l’adeguato stoccaggio e lavorazione di solidi e liquidi impongono requisiti estremamente rigidi sui serbatoi, soprattutto quando sono coinvolte sostanze problematiche o aggressive. La Plinoxotar ha messo tuttavia in campo la sua esperienza relativa alla tecnologia a doppia aggraffatura per creare un innovativo sistema di saldatura. Inoltre, la velocità del processo di fabbricazione è quasi raddoppiata: vengono difatti realizzati serbatoi saldati di alta qualità in acciaio inossidabile, nuovi, flessibili e diffusi su larga scala. Per quanto riguarda i tempi di produzione medi per realizzare un serbatoio PED, la Plinoxotar possiede uno standard altamente automatizzato per le tipologie di attrezzature ripetitive e anche la capacità e flessibilità di approcciare le produzioni di attrezzature particolari basate su richieste specifiche del cliente. Il tempo di produzione può variare dunque dai due giorni fino a tre o quattro settimane. L’azienda laziale che opera a livello globale si promuove soprattutto seguendo quattro o cinque fiere, di cui una mondiale (la prossima dovrebbe tenersi negli Emirati Arabi il prossimo autunno), e due europee, ma anche partecipando ad eventi minori.
Un’azienda che fa del rispetto dell’ambiente uno dei suoi punti di forza, soprattutto. “Le risorse ambientali (acqua, piante, animali) sono limitate – riprende Settimi – e l’uomo con azioni irresponsabili rischia di danneggiarle senza poter rimediare. Per questo motivo è importante che ciascuno di noi impari a controllare le proprie azioni per limitare i danni sull’ambiente, noi industriali in primis. Penso che si possa fare molto ognuno nel suo ambito e con semplici azioni quotidiane. Per noi, comunque, il rispetto dell’ambiente è fondamentale; lo dimostra il fatto che siamo certificati da molto tempo in accordo allo standard internazionale ISO 14001. Puntiamo anche sul Gpl/metano che è davvero en- vironmental friendly”. Non meno importante l’etica e la solida rietà per la Plinoxotar. “Oggi, occorre un’etica orientata per l’applicazione delle giuste azioni e l’individuazione di quelle sbagliate, da cui i concetti del bene e del male – riprende il presidente -. Tuttavia, sono uno di quelli a cui basta una stretta di mano, come usava un tempo. Poi, du rante il lockdown, abbiamo limitato al minimo l’utilizzo della cassa integrazione, permettendo ai nostri dipendenti di venire a lavorare in sicurezza e sostenere le loro famiglie agevolmente. Quindi dobbiamo agire collettivamente specialmente in questi tempi difficili”.
Ci si chiede, infine, quale sarà l’evoluzione del mercato europeo dei serbatoio entro i prossimi tre anni, magari. “La domanda sarà in costante aumento, grazie al prevedibile miglioramento del potere d’ac- quisto – risponde Settimi -; direi, che per il mercato mondiale, promette bene e andrà sicuramente meglio dopo il superamento dalla pandemia da Covid19. Ho letto di recente un report che valuta i dati storici relativi al mercato globale e li confronta con le attuali tendenze del settore per fornire un’analisi dettagliata della traiettoria economica. Penso che occorra adottare nuove tecnologie, se- guite da investimenti governativi in settori come industria, agricoltura e commercio. Di conseguenza, potrebbe essere presto possibile realizzare serbatoi ancora più grandi, con diametri che superano i quattro metri. Una soluzione efficiente in termini di costi, che potrebbe creare così nuovi mercati”.